Attività

L’attività scientifica dell’Archivio di Stato si espleta anzitutto in sala di studio a contatto con il pubblico per il quale si mettono a disposizione i servizi di prenotazione, consultazione e riproduzione del materiale archivistico e bibliografico. Ma l’attività non si ferma qui, anzi. Molto tempo e molte risorse sono, o andrebbero, riservati alla preparazione degli strumenti di ricerca, all’acquisizione e valorizzazione delle fonti documentarie, all’ideazione degli interventi promozionali e formativi. In definitiva, va dato il massimo spazio alla ricerca e alla progettazione senza cui la sedimentazione degli Archivi non produce i numerosi frutti che è sicuramente in grado di produrre.

A partire da un archivio ricco e ben organizzato sono molti gli interventi possibili, nel campo della tradizionale indagine storica, della didattica, della promozione culturale a tutto tondo. Non bisogna considerare però gli archivi in una chiave semplicemente museografica giacché i documenti prima che oggetti sono testimoni a cui dar voce, e presentano elementi che, nel contenuto e nella forma, concorrono a fare storia. L’importante è concepire e sviluppare linee d’intervento per valorizzare e accrescere il patrimonio posseduto, e quello storiografico in genere. Questo naturalmente passa anche attraverso la capacità di comunicazione sociale, l’attitudine ad allacciare rapporti e collaborazioni e a far lievitare interessi, occasioni di ricerca e magari di lavoro interno a questi complessi documentali.

L’Archivio di Stato gode ormai di un lusinghiero credito nella realtà territoriale, avendo ottenuto la fiducia e il concreto sostegno delle istituzioni e di qualche generoso sponsor, non potendo contare su risorse proprie adeguate per gli investimenti necessari, infatti vi sono progetti messi in cantiere che possono decollare solamente se si posseggono le risorse occorrenti.

Accanto ai lavori usuali e alle manifestazioni organizzate periodicamente, la convinzione di poter disporre, anche se progressivamente, di nuovi spazi per la conservazione e per i lavori di riordinamento e di inventariazione, unita alla speranza di poter contare sul fattivo sostegno di altri soggetti, permette sin d’ora di concepire altri interventi, molto consistenti in termini logistici e finanziari.

Alcune complesse operazioni di recupero e di valorizzazione sono state realizzate e in parte potranno essere perseguite in un prossimo futuro facendo assegnazione sulla nuova sede in quello che fu il Monastero di S. Agostino.

Ultimo aggiornamento

26 Marzo 2024, 19:06