All’alba dell’indipendenza

Data:
4 Marzo 2000

All’alba dell’indipendenza

Archivio di Stato di Piacenza, Palazzo Farnese, Piazza Cittadella 29 – Archivio di Stato di Piacenza – Archivio Fotografico Toscano di Prato – Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Piacenza

5 maggio – 9 giugno 2000 – Mostre

L’Africa nelle fotografie di Angelo Del Boca inviato speciale (1954-1966).

Presentazione, Venerdì 5 maggio 2000, ore 17. Sarà presente l’autore.

La mostra. Nella seconda metà degli anni Cinquanta, il Continente africano era in piena ebollizione: il dominio coloniale europeo si stava sgretolando pressato dai movimenti nazionalisti e indipendentisti locali. Nel 1952 fu l’Egitto di Nasser a dare il primo segnale; nel 1954 toccò all’Algeria; nel 1955 si tenne il primo convegno dei Paesi non allineati; nei due anni successivi si resero indipendenti Sudan, Marocco e Ghana. E nel 1960, l’anno dell’Africa, quasi tutto il continente si liberò.

Sono anni di eccezionali movimenti, di memorabili speranze, di profonde riflessioni, anche di grandi illusioni, in tutto il mondo. Il giornalismo – la televisione è ai primi passi – informa e documenta la grande rivoluzione politica, sociale e ideologica che prende i nomi di “indipendenza” e “decolonizzazione”. Accanto ai testi, le immagini: quotidiani, rotocalchi, riviste ne chiedono sempre più numerose, per un’opinione pubblica che vuol capire quanto sta succedendo. E, in tempi non iperspecializzati come il nostro, un giornalista poteva sfruttare anche la personale passione fotografica per una documentazione più completa.

Questa mostra rimanda a un fotogiornalismo “impegnato”, cioè obiettivo ma non neutro, quello di Angelo Del Boca, colui che diventerà uno dei maggiori studiosi della storia coloniale italiana. Egli, negli anni ’50-’60, visita numerosi Paesi africani, mediorientali e asiatici (Algeria, Tunisia, India, Liberia, Ghana, Giappone, Nigeria, Somalia, Congo, Vietnam, Israele, Etiopia, ecc.) teatro di aspri conflitti o di una tormentata decolonizzazione, realizzando, da testimone, un centinaio di articoli e alcuni libri. Racconta, aiutandosi con la macchina fotografica, le grandi trasformazioni in atto e incontra singolari personalità, come Albert Schweitzer, Albert John Luthuli, Teresa di Calcutta.

Le sue fotografie – un centinaio delle quali vengono esposte – ci ricordano e ci fanno rivivere le emozioni, le speranze, le contraddizioni, i drammi e le incertezze di quel periodo, soprattutto in un’Africa all’alba dell’indipendenza.

 

Angelo Del Boca (Novara, 1925) interrotti nel 1943 gli studi letterari a causa di una breve e triste parentesi nei campi d’istruzione tedeschi, prende parte alla Guerra di Liberazione nel Piacentino, come partigiano nella Prima Divisione “Giustizia e Libertà”. Dopo alcune esperienze editoriali, nel 1950 è assunto come inviato speciale dalla “Gazzetta del popolo” di Torino.

Nel 1967 si trasferisce al “Giorno” di Milano dove, lavorando in sede, sospese i viaggi e la passione per la fotografia. Lasciato il giornalismo, si dedica all’insegnamento, presso l’Università di Torino, e agli studi storici. Dopo “L’Africa aspetta il 1960” (Bompiani, 1959) e “La guerra d’Abissinia (Feltrinelli, 1965), di lui citiamo, pubblicati da Laterza, i quattro volumi de “Gli Italiani in Africa Orientale” (1976-1984), i due de “Gli Italiani in Libia” (1986-1988), “Il Negus. Vita e morte dell’ultimo re dei re” (1995), e la miscellanea “Adua. Le ragioni di una sconfitta” (1997).

Dal 1986 è presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Piacenza e direttore fondatore di “Studi Piacentini”, una delle più apprezzate riviste italiane di storia locale e di africanistica. Nel 1999 Del Boca ha ricevuto, dalla Facoltà di Scienze Politiche di Torino, la laurea honoris causa in Storia dell’Africa per la produzione scientifica e per l’attività di organizzatore culturale, in particolare a Piacenza.

Ultimo aggiornamento

20 Settembre 2023, 11:32