RICOMPART: Patrioti e partigiani

Data:
27 Aprile 2023

RICOMPART: Patrioti e partigiani

Piacenza, Archivio di Stato, Palazzo Farnese, via Cittadella, 29, 2. piano, ore 17, 27 aprile 2023 – Manifestazione culturale.

Presentazione della banca dati e della mostra dedicata alle storie dei partigiani e delle partigiane piacentini attraverso i fascicoli del fondo Riconoscimento qualifiche  per le ricompense ai partigiani a cura delle archiviste Antonella Colombi e Albertina Pioli con la collaborazione di Silvia Sartori e Valentina D’Agostino.  

Interventi di  

Carla Antonini, direttrice dell’Istituto di storia contemporanea di Piacenza (ISREC), Il fondo Ricompart come fonte per la storia della Resistenza 

Giulia Piroli, presidente Sezione ANPI “Medina Barbattini” di Piacenza, Le storie dei partigiani per non dimenticare 

Con la testimonianza di Rambalda Magnaschi, classe 1923, partigiana 

Il progetto è nato, sulla scorta della banca dati nazionale Partigiani d’Italia, per rendere accessibile ai ricercatori e ad un ampio pubblico i fascicoli relativi alle richieste di riconoscimento delle qualifiche partigiane conservati nel Fondo “Ricompart”. 

Il fondo proviene dall’Ufficio Documentale dell’Esercito di Bologna dove era conservato con la dicitura Partigiani insieme con i documenti del Distretto Militare di Piacenza e Parma (registri dei ruoli matricolari e fascicoli dei militari di leva). Attualmente il fondo è conservato nella sede sussidiaria dell’ex Caserma Cantore. Il materiale è ripartito in 27 buste per un totale di 3,5 metri lineari, che coprono un arco cronologico dal 1943 al 1992 I documenti all’interno sono sia in originale sia in copia. I fascicoli dei partigiani sono divisi per provincia – Parma e Piacenza – e all’interno delle province fra partigiane e partigiani in ordine alfabetico.

Per quanto riguarda Parma le buste sono 6: due buste sono relative alle donne partigiane e quattro buste riguardano gli uomini partigiani. Per quanto riguarda Piacenza le buste sono 21: tre buste sono relative alle donne partigiane e 18 buste riguardano gli uomini partigiani. In totale tra Piacenza e Parma ci sono 4218 schede. L’età media degli uomini è di 25 anni, dalla classe 1878 alla classe 1935. Due partigiani hanno meno di 12 anni, di cui Eugenio Mazzocchi di 8 anni è il più giovane partigiano caduto in Italia.

Le donne hanno un’età media di 26 anni, dalla classe 1895 al 1932; ben 12 su 234 hanno ottenuto la croce al merito al valor militare.

All’interno delle buste sono stati campionati alcuni fascicoli personali. In quasi tutti i fascicoli, intestati nominalmente – anche ai partigiani irreperibili, ad es. per Piacenza Barbieri Carlo – sono presenti le schede di «Riconoscimento qualifiche gerarchiche partigiane» compilate dalla «Commissione Regionale Riconoscimento Qualifica Partigiani e Patrioti Emilia Romagna della Presidenza del Consiglio dei Ministri». I fascicoli contengono documenti provenienti dagli uffici di leva dei comuni comprovanti l’effettiva iscrizione nelle liste di leva, dei distretti militari delle diverse province di provenienza, di diverse commissioni – ad es. Commissione liquidatrice prigionieri e reduci, Commissione assistenza post-bellica, Commissione Interrogatrice Reduci dalla Prigionia – che servono a ricostruire l’attività dei militari o dei civili dopo l’8 settembre 1943. Sono contenuti anche fogli di conti per il conteggio della pensione. In certi fascicoli sono contenuti – in copia – certificati di permanenza in carcere, per coloro che hanno combattuto all’estero nelle brigate oltreconfine, specialmente in Jugoslavia, sono presenti dichiarazioni integrative. 

Ultimo aggiornamento

29 Maggio 2023, 10:39